Al Nuovo Ospedale Apuane di Massa Carrara compie dieci anni la crioablazione, la terapia che ha rivoluzionato il trattamento della fibrillazione atriale. Il Noa si conferma così all’avanguardia nella gestione di una patologia che colpisce ogni anno il 3-4% della popolazione. Oltre mille i pazienti trattati con successo, grazie a questa terapia innovativa e sicura, che adesso possono anche contare su una app per cellulare per comunicare il proprio stato di salute al medico durante tutto il decorso della malattia.
Il traguardo raggiunto dall’ospedale è stato annunciato lo scorso 10 settembre, in occasione della Giornata mondiale della fibrillazione atriale, per sensibilizzare la popolazione su una patologia oggi molto diffusa e sulle migliori opzioni di trattamento.
“La crioablazione ha rivoluzionato il trattamento dei pazienti affetti da fibrillazione atriale – spiega Giuseppe Arena, direttore della struttura di Cardiologia dell’ospedale Apuane – che è il disturbo del ritmo cardiaco più diffuso: affligge circa 33 milioni di persone nel modo, 4 milioni e mezzo nell’Unione Europea e porta i pazienti a sentirsi affaticati e a non stare bene, aumentando la mortalità e, fino a cinque volte, il rischio di ictus”.
“Oggi, i trattamenti disponibili sono in grado di ridurre i sintomi e le complicanze – prosegue Arena – e il messaggio centrale delle recentissime linee guida europee è di seguire un approccio clinico che consideri a 360 gradi il paziente affetto da fibrillazione atriale, sottoponendolo ad un trattamento tempestivo ed appropriato per migliorarne la qualità della vita, evitare l’evoluzione progressiva della patologia e aumentandone l’aspettativa”.
Grazie al team di specialisti guidato dal dottor Arena, il Noa ha contribuito attivamente, insieme ad altri 17 centri nel mondo, allo studio clinico Cryo-First, i cui recenti risultati hanno dimostrato la superiorità della crioablazione, ed un significativo miglioramento della qualità di vita, rispetto alla sola terapia farmacologica nei pazienti affetti da fibrillazione atriale parossistica e trattati fin da subito con ablazione.
Infatti, la fibrillazione atriale può essere trattata sia con terapia farmacologica, sia mediante ablazione transcatetere, che mira ad isolare elettricamente le vene polmonari, causa principale dell’aritmia cardiaca.
Ad oggi le due forme di energia più utilizzate per l’ablazione transcatetere sono la radiofrequenza e la crioablazione con criopallone. La differenza tra le due metodiche risiede principalmente nella forma di energia utilizzata: caldo (radiofrequenza) e freddo (crioablazione) per trattare il tessuto cardiaco malato. Una terza forma di energia laser sembra essere promettente.
Il vantaggio della crioenergia consiste nel semplificare l’intervento di ablazione transcatetere per il trattamento della fibrillazione, pur mantenendo la medesima efficacia e sicurezza, rendendo la procedura più rapida, più tollerabile per il paziente, oltre a ridurre significativamente le ospedalizzazioni e la necessità di re-intervento.
Inoltre, l’ospedale di Massa mette a disposizione dei propri pazienti trattati con crioablazione una app di sorveglianza sanitaria (MyCryo APP) al fine di favorire il contatto medico-paziente durante l’intero decorso di patologia, dalla diagnosi al follow-up. L’app è disponibile su “Play store” per i cellulari Android e su “App Store” per i cellulari IoS. Come si legge nella descrizione della app, con MyCryo basta rispondere ogni giorno a cinque semplici domande per far conoscere al medico il proprio stato di salute. Le risposte saranno disponibili in ospedale per essere visualizzate e sempre consultabili.
Un servizio che pone il Noa di Massa ancor più all’avanguardia nella cura della fibrillazione atriale con la terapia della crioablazione. (dp)